La Branca Esploratori/Guide si rivolge ai ragazzi dagli 12 ai 16 anni che si uniscono in Unità chiamate Reparti.
"Molte volte non ci rendiamo conto di tutto quello che ci offre il comune di un paese, sebbene sia piccolo, come quello di Porcia. Molte volte perdiamo occasioni di svago, soltanto per la mancanza di curiosità, o la poca voglia di impegnarci.
Ecco perché scriviamo questo testo. Vogliamo che i ragazzi non si perdano, tornino ad essere curiosi, si mettano in gioco, lottino. Con il nostro aiuto impareranno a crescere rispettando le regole e il mondo attorno a loro; ma, soprattutto, capiranno che non ci si deve mai arrendere." Reparto Porcia1
Ma voi chi siete?
Semplice, il reparto del gruppo scout Porcia 1.
E chi sono gli scout?
Un ragazzo potrebbe affermare che gli scout sono coloro che si divertono a campeggiare, a costruire, a stare insieme e cantare. Vero, lo scout è anche questo, ma non solo.
Lo scopo principale dello scautismo è quello di formare buoni cittadini con un metodo preciso. Esso fu ideato da Baden Powell molti anni fa, ed viene ancora vissuto da milioni di ragazzi.
All’inizio dell’anno i ragazzi vengono divisi in squadriglie, ovvero sottogruppi di un unico grande reparto. Per ciascuna di esse i responsabili adulti scelgono un capo, al quale viene affidato il comando, ed un vice, che lo sostituisce quando manca. Ogni squadriglia ha un nome caratteristico ed un “motto” che servono a distinguersi dalle altre.
Nel corso dell’anno i ragazzi si incontrano il sabato pomeriggio, partecipando a fine riunione alla messa. Nel pomeriggio viene dedicato un spazio di tempo per giocare, uno per fare merenda ed uno per i lavori necessari al benessere del reparto.
Non solo. Infatti, oltre alla riunione settimanale, i ragazzi partecipano ad uscite con altri gruppi scout, con altre squadriglie per lavorare insieme o solamente per farsi conoscere.
Ma la parte dell’anno che forse piace di più ai ragazzi è quella in cui ci sono i due campi: quello invernale, che solitamente si svolge nell’arco di tre giorni; e quello estivo, che può arrivare a durare due settimane. Durante i campi ci sono diverse uscite, dove i ragazzi guidati da una mappa percorrono un percorso predisposto dagli adulti per arrivare a compiere un determinato lavoro assegnato.
Particolare è la preparazione al campo estivo. Infatti, i ragazzi costruiscono da soli tutto il necessario per vivere due settimane in mezzo alla natura: la cucina (compreso un ripiano per accendere il fuoco con il quale si preparano da mangiare durante il corso dei giorni), le sopraelevate (piani rialzati nei quali piantono le tende dove dormono), e ogni altro tipo di costruzione utile.
Attraverso il metodo di B.P. i ragazzi imparano ad essere responsabili e a capire come comportarsi di fronte ai problemi che la vita a volte ci pone. Insieme, tra canti, balli, giochi e riflessioni che li aiutano a capire chi vogliono essere e chi vorrebbero diventare, crescono e imparano che anche le piccole cose posso avere un grande valore.
Quindi, ragazzi, non lasciate che la vostra vita si riempia di noia e venite a scoprire quante cose può offrirvi il mondo scout. Noi vi aspettiamo, per camminare insieme in quel percorso che è la vita.
La Legge è quella formulata nello statuto. E' possibile che ciascun Reparto elabori anche alcune particolari norme di comportamento, ma è da evitare che queste sostituiscono alcuni articoli della Legge e si confondano con gli articoli di questa. La Legge infatti non deve essere vissuta come un insieme di norme di comportamento nè l'istituzionalizzazione dello "Scout tipo", ma come espressione del patto che lega tutti gli Scouts e la Guide del Mondo. Essa formula gli elementi che qualificano la proposta scout e aiutano ragazzi e Capi a percorrere le diversissime strade che portano alla libertà. Tale caratteristica di uniformità ed universalità è essenziale. I Capi saranno attenti a far sì che gradualmente i ragazzi capiscano che non ci si salva solo per il rispetto della Legge, di nessuna legge, ma che quella di Dio e quelle che a questa si rifanno, come la Legge scout, conservano un grande valore per la crescita personale di ciascuno.
Legge scout.
Anche la Promessa è uguale per tutti gli stessi motivi della Legge. Essa è pronunciata dopo un primo periodo, non più lungo di 3-5 mesi, dall'ingresso nel Reparto: il ragazzo chiede personalmente di pronunciarla quando ritiene di aver capito le "regole del gioco scout" e vuole parteciparvi impegnandosi a rispettarle. I Capi e gli altri membri del Reparto, in particolare quelli della Squadriglia, durante tale periodo si impegnano perchè il nuovo entrato capisca e senta il più possibile lo spirito della vita scout.
La richiesta di pronunciare la Promessa va fatta al Consiglio della Legge il quale l'approva valutando non tanto le capacità tecniche acquisite o la presumibile capacità di mantenere con costanza l'impegno quanto la comprensione della Legge acquisita e la sincerità dell'impegno.
Con il pronunciare la Promessa si diviene Esploratori o Guide.
Promessa scout
"Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout".
Il motto degli Esploratori e delle Guide è " sii preparato ". E' importante perchè richiama alla responsabilità ad aiutare gli altri, alla competenza
"Buona Azione" è un termine per ricordare agli Esploratori ed alle Guide l'impegno, preso con la Promessa, di aiutare gli altri in ogni circostanza e quindi saper cogliere le occasioni adatte per farlo ogni giorno. Questo termine aiuta a pensare a tale impegno in maniera da sviluppare la creatività, da saper afferrare il momento per fare una gradita sorpresa a qualcuno, da non aspettarsi ricompensa.
L'annuncio costante e fedele del Vangelo fa parte integrante della proposta educativa del Reparto. Il modo di vivere dell' Unità, le sue attività, il clima che vi si crea, lo stile e il modo di porsi dei Capi debbono rappresentare un aiuto e una sointa nel rapporto personale con Dio che il ragazzo è chiamato a vivere.
L'educazione alla fede non è quindi appannaggio riservato all'Assistente Ecclesiastico ma è un impegno di tutta la direzione di Reparto. Per realizzare tale compito la Comunità Capi e la direzione di Reparto debbono essere in rapporto di fraterna collaborazione con la chiesa locale.
E' essenziale che le mete da raggiungere siano concrete, legate alla vita quotidiana del ragazzo nel Reparto e fuori di questo. Esse sono però normalmente ampie ed abbracciano una serie di possibili applicazioni specifiche. In occasione di ciascuna Impresa al singolo Esploratore e Guida vengono affidati particolari obiettivi nascenti da una parte dalle mete e dall'altra dalla concreta Impresa che si sta vivendo.
Gli obiettivi e gli incarichi vengono fissati all'inizio dell'Impresa e verificati alla fine generalmente dal Consiglio della Legge, per Imprese di Reparto, e dal Consiglio di Squadriglia per quelle di Squadriglia, ma in ogni caso insieme all'interessato. La tradizione di Reparto può stabilire meccanismi diversi, purchè semplici. Al termine della verifica il Capo Squadriglia fa una breve sintesi da tener presente, per dare concretezza al discorso, al momento della verifica in sede di Consiglio della Legge in merito al raggiungimento della tappa.